The Berlin Stop – Retrospettiva su David Bowie

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Era un’epoca in cui il vento era carico di novità, di rottura con i vecchi schemi, ribellione e voglia di creare nuova musica. Il piccolo David Robert Jones era già pronto ad accogliere l’aria elettrizzata prima della tempesta, quella che lui ha spezzato in una miriade di fulmini.

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David Bowie, artista poliedrico, cantautore, musicista, produttore e attore britannico. Il genio di un uomo, frammentato nelle varie personalità di Ziggy Stardust, Halloween Jack e The Thin White Duke. Il Duca Bianco ha lasciato dietro di sé tracce e influenze indelebili nel campo musicale e artistico. La realtà del mondo filtrata attraverso un’anima sensibile, la percezione alterata della profondità e della luce all’occhio sinistro in seguito ad un incidente, da cui filtra una realtà diversa e aliena. Uno dei personaggi più controversi dei nostri tempi, affascinato dalla magia, dall’androginia e dalla scoperta di altri mondi. La drammaticità e la teatralità con cui calca i palcoscenici hanno fatto di lui un personaggio emblematico, ispiratore e così fortemente imitato in ogni campo.

The Berlin Stop è la “fermata” fatta dal musicista alla fine degli anni ’70 nella capitale tedesca ancora divisa dal muro. Un periodo di pausa dalla vita caotica e glamour vissuta finora. Una pausa dai riflettori e dall’uso smodato di cocaina. Al numero 155 di Hauptstrasse, Schöneberg, nel suo appartamento di sette stanze, Bowie si godeva l’anonimato, dipingendo, godendosi i giri in bicicletta e le serate con l’amico Iggy Pop. Dai tre album Low, Lodger e Heroes, incisi proprio in quegli anni agli studi Hansa di Berlino, traspaiono anche tutte le sensazioni del cantante nel vivere nella Berlino ovest e di come questa sopravvivesse divisa dalla sua parte mancante ad est.

Denis O'Regan/Getty

Denis O’Regan/Getty

The Berlin Stop è anche il nome dell’esibizione internazionale che si terrà a Berlino dal 20 maggio ad agosto 2014, proprio dovuto a questo rapporto così intimo del cantante con la capitale.
Ripensando a quegli anni, afferma: «Non riesco ad esprimere il senso di libertà che provavo!».
L’esibizione, curata dal Victoria and Albert Museum di Londra, si terrà al Martin-Gropius-Bau e presenta la prima retrospettiva dell’incredibile carriera di David Bowie. L’esibizione esplora i processi creativi di Bowie come innovatore e icona attraverso cinque decadi. Sono stati selezionati più di 300 oggetti dall’archivio personale dell’artista, tra cui testi di canzoni scritti a mano, costumi, fotografie, film, video musicali, modellini dei set per i concerti, lavori artistici dei suoi album e strumenti musicali. L’esibizione è stata inoltre designata con lo scopo di essere una profonda esperienza audio, per la quale sono stati ingaggiati esperti del suono e le più recenti strumentazioni tecnologiche.

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© Victoria and Albert Museum

Per la fruizione della mostra esiste una diversa tipologia di biglietti:

Adulti: 14,00 € – Ridotti: 10,00 € – Esclusivi: 25,00 €

I biglietti possono anche essere acquistati online e permettono di avere l’accesso diretto alla mostra, saltando la fila. Prevedono una maggiorazione di 1,20 € per i biglietti normali e 2,20 € per quelli esclusivi.
Per l’acquisto dei biglietti ed ulteriori informazioni in lingua inglese e in tedesco, consultare direttamente il sito ufficiale.

“Il mio pubblico è probabilmente confuso quanto me su quello che scrivo. Voglio dire, sono l’ultima persona in grado di capire la maggior parte del materiale che scrivo”

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Mariarca Guglielmo

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